Auguri Da Don Nicola Belli

Auguri di Natale da Don Nicola Belli.

Nel Segno di Dio bambino. 

UNITÀ PASTORALI DEL VANOI
E DEI SANTI PIETRO E PAOLO E DI SAN GIORGIO

Carissimi Fratelli e Sorelle,
ancora una volta è arrivato il Santo Natale nelle nostre povere vite. E come sempre (anche se pubblicizzato ormai sempre prima con l’arrivo dei panettoni nei supermercati all’inizio di ottobre) arriva all’improvviso.
Sembra che non ci sia tempo abbastanza per arrivarci preparati. Ma perché dobbiamo arrivarci preparati? I momenti più belli arrivano sempre all’improvviso. Anche Dio entra nella nostre vita nel momento più inaspettato. Godiamoci questa bellezza di Dio!
“Il segno di Dio è la semplicità. Il segno di Dio è il bambino. Il segno di Dio è che Egli si fa piccolo per noi. È questo il suo modo di regnare. Egli non viene con potenza e grandiosità esterne. Egli viene come bambino – inerme e bisognoso del nostro aiuto. Non vuole sopraffarci con la forza.
Ci toglie la paura della sua grandezza. Egli chiede il nostro amore: perciò si fa bambino. Nient’altro vuole da noi se non il nostro amore, mediante il quale impariamo spontaneamente ad entrare nei suoi sentimenti, nel suo pensiero e nella sua volontà – impariamo a vivere con Lui e a praticare con Lui anche l’umiltà della rinuncia che fa parte dell’essenza dell’amore. Dio si è fatto piccolo affinché noi potessimo
comprenderLo, accoglierLo, amarLo”.
Con queste belle parole del Papa Emerito (Omelia del Santo Natale 2006),
vorrei raggiungervi in questo Santo Natale, mettendo il mio cuore accanto al vostro. Desidero portarvi nella mia preghiera povera e sincera e chiedo per voi il dono di incontrare il Dio semplice che si fa bambino perché ha bisogno del nostro amore. L’Infinito si affida alla nostra fragilità per aiutarci ad essere autentici e ad accorgerci come i nostri limiti raccontano
la bontà della vita: che dietro la cattiveria ricevuta e data c’è
semplicemente il malessere per una vita che non sentiamo nostra e la nostalgia per la vita buona.
In questo santo Natale vi auguro di fermarvi davanti al presepe e di aver il tempo per prendere in braccio il bambino Gesù e di lasciar battere il vostro cuore al ritmo del suo e nel silenzio lasciare che siano le lacrime a parlare
nell’esperienza irrepetibile di scoprire di essere amati per quello che siamo senza dover dimostrare niente a nessuno, ma vivendo e usando quello che siamo semplicemente per amare concretamente.
Che il nostro cuore sia pieno del Bambino Gesù e della sua tenerezza.

Buon Natale!
don Nicola, don Gianpiero e i Salesiani
Solennità dell’Immacolata, 8 dicembre 2019

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Foto Mario Demarchi. Ronco Cainari