Ci hanno lasciato

Santo Rosario con Telepace

Giovedì 29 Febbraio 2024 alle 20.15 presso la chiesetta della Madonna dell’Aiuto in centro a Fiera, verrà recitato il Santo Rosario.
Verrà registrato e trasmesso dall’emittente televisiva Telepace di Trento . 

Chiesa della Madonna Dell'Aiuto a Fiera - Foto Luciana Bettega
Chiesa della Madonna Dell’Aiuto a Fiera – Foto Luciana Bettega

 

Chiesa della Madonna Dell'Aiuto a Fiera - Foto Luciana Bettega
Chiesa della Madonna Dell’Aiuto a Fiera – Foto Luciana Bettega

 

 

Via Crucis delle parrocchie di Primiero e Vanoi

Qui di seguito trovi gli orari delle Via Crucis per il periodo di Quaresima dell’anno 2024 nelle varie unità Pastorali del Primiero e del Vanoi.

Soprapieve: 


Via Crucis in tutte le parrocchie (tutte le settimane ai seguenti orari)
23 febbraio – VIA CRUCIS DELLA COMUNITÀ
15.00 Arcipretale a Pieve
17.00 Siror – Tonadico
18.00 Transacqua – San Martino di C.
A Tonadico, durante la Quaresima,
la Messa feriale del venerdì non sarà celebrata.
Santa Messa alla Madonna dell’Aiuto ore 18.00.
Immagine vettoriale di Gesù è caricato della croce per plotter da taglio, sabbiatura e incisione

Via Crucis Imèr e Mezzano
Imer e Mezzano

22 marzo – VIA CRUCIS DELLA COMUNITÀ
18.00: VIA CRUCIS A IMER E A MEZZANO

VIA CRUCIS VENERDI’ 8 MARZO
ORE 18.00 a Imèr e Mezzano.
ORE 18.00 a Canal San Bovo con la catechesi del Vanoi, Imèr e Mezzano.


VIA CRUCIS VENERDI’ 1 marzo
Imèr e Mezzano.


VENERDI’ 23 FEBBRAIO

Ore 18.00 Via Crucis A Mezzano E Imer.

Venerdi’ 16 Febbraio
Ore 18.00 Via Crucis A Mezzano E Imer.

Valle del Vanoi.

VIA CRUCIS
VENERDì 22 marzo
ORE 17.00 A PRADE
ORE 20.00 VIA CRUCIS AL MAS
A CANAL SAn BOVO
PER I MISSIONARI MARTIRI

VIA CRUCIS VENERDI’ 8 MARZO
ORE 18.00 a Canal San Bovo con la catechesi del Vanoi, Imèr e Mezzano.

VIA CRUCIS VENERDI’ 1 marzo
ORE 17.00 A PRADE
ORE 16.00 A CANAL SAN BOVO presso il Giardino della casa di riposo.
Venerdì 23 Febbraio
Ore 17.00 A Prade
Ore 18.00 A Canal San Bovo
Venerdì 16 Febbraio ore 17.00 Via Crucis a Prade
Canal San Bovo
: tutti i venerdì ore 18.00 ci sarà la Messa ma non la via Crucis.p.s. Aggiorneremo di settimana in settimana le varie via Crucis organizzate dalle comunità.

 

Risultati immagini per via crucis nella campagna di tonadicoTonadico chiesetta di San Giacomo Risultati immagini per via crucis nella campagna di tonadico
Via Crucis di tutta l’Unità Pastorale di Soprapieve per la Pace nel mondo e la cura della Casa comune.
Sono invitate in modo particolare le famiglie dei ragazzi della catechesi.

 

 

 

Tutti i bollettini parrocchiali delle comunità di Primiero e Vanoi

Alle seguenti pagine trovi i bollettini parrocchiali delle varie Unità Pastorali.
Vuoi ricevere comodamente nella tua casella di posta elettronica il bollettino in modo da non doverlo cercare?

Scrivi a Mariapaola o chiamala al numero 3496533856 al quale puoi inviare anche un messaggio Whatsapp cliccando sul numero sopra.

Per scaricare o leggere i bollettini delle varie parrocchie, cliccare sopra il nome dell’unità
Pastorale di tuo interesse. 

Clicca qui per leggere gli avvisi, gli orari e le proposte da segnalare di questa settimana della

Unità Pastorale del Vanoi
Canal San Bovo, Zortea, Prade, Ronco e Caoria.

Chiesa di Ronco - Vanoi Ph Renato Orsingher
Chiesa di Ronco – Vanoi
Ph Renato Orsingher

Chiesa Parrocchiale di Mezzano di San Giorgio
Chiesa Parrocchiale di Mezzano di San Giorgio
Clicca qui per leggere gli avvisi, gli orari e le proposte da segnalare di questa settimana della

Unità Pastorale Santi Pietro e Giorgio  (Imèr e Mezzano)

Clicca qui per leggere gli avvisi, gli orari e le proposte da segnalare di questa settimana della

Unità pastorale di Soprapieve
Fiera di Primiero, Transacqua, Tonadico, Siror, Sagron Mis, San Martino di Castrozza. 

Chiesa Arcipretale con vista di Primiero San Martino di Castrozza
Chiesa Arcipretale con vista di Primiero San Martino di Castrozza

 

Per gli orari delle Sante Messe consultare la seguente pagina Orari Sante Messe Primiero e Vanoi.
In particolari periodi, Natale, Pasqua, i Santi ed altre occasioni, gli orari possono variare.
Trovate gli orari aggiornati sui bollettini settimanali.

Imposizione delle Ceneri

PERCHÉ LA QUARESIMA INIZIA COL MERCOLEDÌ DELLE CENERI
La celebrazione di oggi nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza: costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. In questo giorno la Chiesa prescrive il digiuno e l’astinenza dalle carni. Simbolicamente, le ceneri indicano la penitenza, richiamano la caducità della vita terrena e la necessità della conversione

Mercoledì 14 Febbraio 2024 – Imposizione delle Ceneri

Ore 18.00: Santa Messa a Canal San Bovo
Ore 20.00: Santa Messa A Mezzano

Sante Messe nelle parrocchie di Soprapieve

8.00 Monastero delle clarisse cappuccine
18.00 Siror – Transacqua – Tonadico – San Martino C.
20.00 Arcipretale a Pieve
Per la comunità di Sagron Mis il rito delle ceneri avverrà nella Messa di domenica 18 febbraio alle ore 10.30 a Mis

Omelia del Santo Padre anno 2022 

Orari Sante Messe delle Ceneri Parrocchie di Primiero e Vanoi
Orari Sante Messe delle Ceneri Parrocchie di Primiero e Vanoi

Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, il periodo che precede la Pasqua, ed è giorno di digiuno e astinenza dalle carni, astensione che la Chiesa richiede per tutti i venerdì dell’anno ma che negli ultimi decenni è stato ridotta ai soli venerdì di Quaresima. L’altro giorno di digiuno e astinenza è previsto il Venerdì Santo.

«Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris», ovvero: «Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai». Queste parole compaiono in Genesi 3,19 allorché Dio, dopo il peccato originale, cacciando Adamo dal giardino dell’Eden lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte: «Con il sudore della fronte mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!». Questa frase veniva recitata il giorno delle Ceneri quando il sacerdote imponeva le ceneri – ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente – ai fedeli. Dopo la riforma liturgica, seguita al Concilio Vaticano II, la frase è stata mutata con la locuzione: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15) che esprime, oltre a quello penitenziale, l’aspetto positivo della Quaresima che è tempo di conversione, preghiera assidua e ritorno a Dio.

L’ORIGINE DI QUESTA CELEBRAZIONE

La celebrazione delle Ceneri nasce a motivo della celebrazione pubblica della penitenza, costituiva infatti il rito che dava inizio al cammino di penitenza dei fedeli che sarebbero stati assolti dai loro peccati la mattina del Giovedì Santo. Dal punto di vista liturgico, le ceneri possono essere imposte in tutte le celebrazioni eucaristiche del mercoledì ma, avvertono i liturgisti, è opportuno indicare una celebrazione comunitaria “privilegiata” nella quale sia posta ancor più in evidenza la dimensione ecclesiale del cammino di conversione che si sta iniziando.

Il digiuno è importante per tutte le religioni: i musulmani celebrano il mese di Ramadan, gli ebrei il kippur e i cristiani la Quaresima.

LA DIFFERENZA CON IL RITO AMBROSIANO

A differenza del Rito Romano, in quello ambrosiano non c’è il rito del Mercoledì delle Ceneri. «La tradizione ambrosiana non ha mai conosciuto questo giorno, ma ha sempre rigorosamente dato avvio al periodo quaresimale con la domenica che introduce la Quaresima, appunto, in capite quadragesimae», ha spiegato monsignor Claudio Magnoli, responsabile del Servizio per la Pastorale Liturgica della Diocesi.

QUAL È IL SIGNIFICATO BIBLICO DEL SEGNO DELLE CENERI?

La teologia biblica rivela un duplice significato dell’uso delle ceneri:

1. Anzitutto sono segno della debole e fragile condizione dell’uomo. Abramo rivolgendosi a Dio dice: “Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…” (Gen 18,27). Giobbe riconoscendo il limite profondo della propria esistenza, con senso di estrema prostrazione, afferma: “Mi ha gettato nel fango: son diventato polvere e cenere” (Gb 30,19). In tanti altri passi biblici può essere riscontrata questa dimensione precaria dell’uomo simboleggiata dalla cenere (Sap 2,3; Sir 10,9; Sir 17,27).

2. Ma la cenere è anche il segno esterno di colui che si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un rinnovato cammino verso il Signore. Particolarmente noto è il testo biblico della conversione degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: “I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere” (Gio 3,5-9). Anche Giuditta invita invita tutto il popolo a fare penitenza affinché Dio intervenga a liberarlo: “Ogni uomo o donna israelita e i fanciulli che abitavano in Gerusalemme si prostrarono davanti al tempio e cosparsero il capo di cenere e, vestiti di sacco, alzarono le mani davanti al Signore” (Gdt 4,11).
Tratto da: Famiglia Cristiana

 

Benedizione dei bambini

Sabato 6 gennaio 2024
Epifania del Signore ore 14.30 in ARCIPRETALE a PIEVE
BENEDIZIONE dei BAMBINI e RAGAZZI

 

Più di duemila anni fa, apparve nel firmamento del cielo una stella nuova.
Si racconta di un bambino che riceve la visita di Re stranieri, giunti al seguito di una stella particolarmente luminosa.
Essa celava un Mistero e nello stesso tempo lo rivelava.
Voleva essere seguita, ed essi si fidarono.
Tra tanti sfiduciati, scettici o distratti, furono i soli ad alzarsi e mettersi in cammino.

Domenica 6 gennaio Epifania del Signore

«Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli»
(cfr. Sal 85,9)

 

 

Concerto di fine anno della Scuola Musicale di Primiero

La scuola Musicale di Primiero e il Monastero delle Clarisse Cappuccine presentano:

LAUDI PER LA NATIVITA’ E CANTI
DELLA TRADIZIONE NATALIZIA

 

L E T TU R E   SPIR I TUA L I   E   C A N T I

CON   L ‘ E NSEMBLE   V OCALE   FEMMINILE   DELLA        SMP

d1retto  da  M0  Paola   Crema
pianoforte M0  Matteo   Andri

.

G I O V E D I   2 8   D I C E M B R E                 2 0 2 3

o r e  2 0:30

M O N A S T E R O    D E L L E    C L A R I S S E    C A P P U C C I N E

T O N A D I C O

Ingresso libero

Orari Sante Messe Natale, Capodanno, Epifania

Orari delle Sante Messe Natale 2023 – Epifania 2024

Clicca sull’unità pastorale di tuo interesse:
VanoiSottopieve, Imèr e Mezzano. – SoprapieveMonastero Clarisse Cappuccine

 

 

      Novena di Natale dal 16 al 23 dicembre, alle ore 20 Presso l’Arcipretale di Pieve – Fiera

 

Novena di Natale Presso l'Arcipretale di Pieve - Fiera

 

Orari delle Sante Messe delle Parrocchie del Vanoi

Orari delle Sante Messe delle Parrocchie del Sottopieve, Imèr e Mezzano.

 

CONFESSIONI IN PREPARAZIONE AL NATALE

SANTE MESSE DI NATALE 2023/2024 – MESSE DEL GIORNO
SABATO 23 DICEMBRE 2023
ore 18.00 prefestiva a Imer

DOMENICA 24 DICEMBRE 2023
Zortea 10.30.
messe nella notte di natale: Ronco Chiesa 20.00 – Mezzano 22.00

LUNEDI’ 25 DICEMBRE 2023;
Caoria 9.00 – Prade 9.00 – Canal San Bovo 10.30 – Mezzano 10.30
(a Natale non ci sono Sante Messe a Imer solo la prefestiva del 23 dicembre)

MARTEDI 26 DICEMBRE 2023:
Messa a Passo Gobbera ore 10.30.

SABATO 30 DICEMBRE 2023:
San Silvestro ore 10.00 – Mezzano ore 18.00.

DOMENICA 31 DICEMBRE 2023:
Caoria 9.00- Prade 10.30 – Canal San Bovo 10.30 – Mezzano 9.00 – Imer 18.00.

LUNEDI’ 1 GENNAIO 2024:
Mezzano 9.00 – Imer 18.00 – Ronco Chiesa  9.00 – Zortea 10.30 – Canal San Bovo 10.30.

SABATO 6 GENNAIO 2024
Mezzano 9.00 – Imer 18.00 – Ronco Chiesa 10.30.

(a Natale non ci sono Sante Messe a Imer solo la prefestiva del 23 dicembre)

Presepio di Mezzano
Presepio di Mezzano

 

Orari delle Sante Messe del  Monastero delle Clarisse Cappuccine

Orari delle Sante Messe delle Parrocchie di Soprapieve


Scaria tutti gli orari delle Sante Messe di Soprapieve in formato PDF al link sottostante.
Orario Natale 2023_2024

 

Clicca per scaricare l’intero pdf con tutti gli orari del Soprapieve.

Novena di Natale

Presepio di sassi a Ronco Pieroi. Foto Mario Demarchi

Dal 16 al 23 dicembre ore 20.00

 Chiesa Arcipretale di Pieve – Fiera

 

Fonte Famiglia Cristiana

NOVENA DI NATALE, COS’È, QUANDO NASCE E COSA SIGNIFICA
Non è una preghiera ufficiale della Chiesa ma rientra tra le pie pratiche popolari. Si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, dal 16 al 24 dicembre. Comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla nascita di Gesù. Fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell’Immacolata.

La Novena di Natale si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale cioè a partire dal 16 dicembre fino al 24. Comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla festa della nascità di Gesù.

Fino al Concilio Vaticano II si celebrava in latino, dopo il Concilio ne sono state approntate traduzioni nelle varie lingue.

In generale, le novene sono celebrazioni popolari che nell’arco dei secoli hanno affiancato le “liturgie ufficiali”. Esse sono annoverate nel grande elenco dei “pii esercizi”. «I pii esercizi», afferma J. Castellano, «si sono sviluppati nella pietà occidentale del Medioevo e dell’epoca moderna per coltivare il senso della fede e della devozione verso il Signore, la Vergine, i santi, in un momento in cui il popolo rimaneva lontano dalle sorgenti della Bibbia e della liturgia o in cui, comunque, queste sorgenti rimanevano chiuse e non nutrivano la vita del popolo cristiano».

LE ORIGINI STORICHE
La Novena del Santo Natale fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell’Immacolata che si trovava a fianco del Convitto Ecclesiastico che i missionari gestivano per la formazione del clero.
Fra i missionari maggiormente stimati del Convitto vi era il padre Carlo Antonio Vacchetta (1665-1747), che era “maestro di sacre cerimonie e prefetto della chiesa e del canto”. Amico e frequentatore della casa dei missionari era il beato Sebastiano Valfré.
Entrambi avevano una particolare pietà verso l’umanità di Gesù e ne propagavano la devozione invitando i fedeli a contemplare e ad adorare il mistero dell’Incarnazione e della Natività di Cristo. È in questo ambiente particolarmente attento a vivere liturgicamente il Mistero di Gesù, Verbo Incarnato, che fu scritta e per la prima volta eseguita in canto la Novena di Natale.
La tradizione attribuisce a padre Vacchetta la redazione dei testi e della musica.
Grazie alle missioni popolari portate avanti dai vincenziani, la Novena fu diffusa in Piemonte, e da qui in tutta Italia. La diffusione fu facilitata dal fascino del suo canto e dalla semplicità della melodia.
A favorirne la devozione e la diffusione fu Gabriella Marolles delle Lanze, marchesa di Caluso. Questa, che aveva vissuto una giovinezza spensierata, e si era sposata prima con Carlo Agostino di Sale delle Lanze, e poi con il marchese di Saluzzo, rimasta vedova, e venuta ad abitare nei pressi della casa dei vincenziani di Torino, scelse come direttore spirituale il superiore, padre Domenico Amosso. E frequentando la chiesa dell’Immacolata restò particolarmente commossa dalle funzioni di preparazione al Natale, per cui stabilì nelle sue disposizione testamentarie che si facesse “ogni anno et in perpetuo la suddetta Novena”.

SIGNIFICATO DELLA NOVENA

Le profezie della nascita di Gesù furono tratte da brani dell’Antico Testamento e particolarmente dal profeta Isaia.
In esse è espresso non solo il profondo desiderio messianico dell’Antico Testamento con il desiderio che Dio si faccia presente sulla terra, ma in maniera espressiva viene cantata la supplica per la venuta di Gesù, l’eterno Presente nella storia degli uomini.
Varie sono le metafore che alimentano la gioia dell’attesa nella Novena: Gesù verrà come luce, come pace, come rugiada, come dolcezza, come novità, come Re potente, come dominatore universale, come bambino, come Signore giusto. La Novena vuole suscitare un atteggiamento nel credente: fermarsi ad adorarLo.

LA FORMA TRADIZIONALE
La novena di Natale, pur non essendo “preghiera ufficiale” della Chiesa, costituisce un momento molto significativo nella vita delle nostre comunità cristiane. Proprio perché non è una preghiera ufficiale essa può essere realizzata secondo diverse usanze, ma un indiscusso “primato” spetta alla novena tradizionale, nella notissima melodia gregoriana nata sul testo latino ma diffusa anche nella versione italiana curata dai monaci benedettini di Subiaco.

Testo integrale tratto dal sito Famiglia Cristiana.


 Presepio davanti alla Chiesa Siror 

Messa dell’Aurora in tempo d’Avvento

Ogni MERCOLEDI’ di DICEMPRE 6 – 13 – 20 anno 2023,  in tempo di Avvento,
alle ore 6.00 del mattino
Nella chiesetta della Madonna dell’Aiuto
in centro a Fiera, 

celebriamo la Messa Rorate (o messa dell’Aurora)

Scopri come è nata questa tradizione.

 

L’aspetto peculiare di questa celebrazione dell’Eucaristia è che si svolge tradizionalmente al buio, con la luce solo delle candele, e in genere proprio prima dell’alba. Il simbolismo di questa Messa è consistente, ed è un’espressione suprema del periodo d’Avvento.

In primo luogo, visto che la Messa in genere viene celebrata proprio prima dell’alba, i raggi del sole invernale illuminano lentamente la chiesa. Se il tempismo è giusto, alla fine della Messa tutta la chiesa è piena della luce solare. Questo richiama il tema generale dell’Avvento, un momento di attesa dell’arrivo del Figlio di Dio, la Luce del Mondo. Nella Chiesa delle origini Gesù era spesso rappresentato come il Sol Invictus (Sole invitto) e il 25 dicembre era noto nel mondo pagano come il Dies Natalis Solis Invicti (Giorno della nascita del Sole invitto). Sant’Agostino fa riferimento a questo simbolismo in uno dei suoi sermoni: “Celebriamo questo giorno come un festa non per questo sole (…), ma per colui che ha creato il sole”.

Collegato a questo simbolismo è il fatto che questa Messa viene celebrata in onore della Beata Vergine Maria, a cui spesso ci si riferisce con il titolo di “Stella del Mattino”. Parlando da un punto di vista astronomico, la “stella del mattino” è il pianeta Venere, che si vede al meglio nel cielo proprio prima dell’alba o dopo il tramonto. In quel momento è la “stella” più brillante nel cielo, e annuncia o fa spazio al sole. La Beata Vergine Maria è la “Stella del Mattino”, che ci indica sempre suo Figlio, e quindi la Messa “Rorate” ci ricorda il ruolo di Maria nella storia della salvezza.

 

In secondo luogo, richiama la verità per cui l’oscurità della notte non dura, ma è sempre superata dalla luce del giorno. È una semplice verità che spesso dimentichiamo, soprattutto quando affrontiamo dure prove e tutto il mondo sembra che voglia distruggerci. Dio ci rassicura del fatto che questa vita è solo temporanea e che siamo “stranieri e ospiti” in una terra estranea, destinati al Paradiso.

Infine, uno splendido simbolismo si rinviene nel costume per cui tutti i presenti tengono in mano delle candele durante la Messa. È sicuramente un modo pratico per illuminare la chiesa, ma simboleggia anche la realtà per cui l’oscurità viene spazzata via dall’unificazione di molte luci individuali. Quando tutti insieme permettiamo che le nostre luci brillino davanti agli uomini, non nascondendole sotto il moggio, riusciamo davvero a illuminare il mondo e a distruggere facilmente l’oscurità davanti a noi.

La Messa “Rorate” è dunque una splendida tradizione della Chiesa che ci aiuta a entrare nel periodo dell’Avvento. Al di sopra di tutto, ci aiuta a ricordare e a riflettere su una verità centrale della nostra fede: l’oscurità è un’ombra, e si dissolve più rapidamente quando vede una moltitudine di luci.

 

Fonte: Messa Rorate