Chiesa parrocchiale di Caoria
La prima grande chiesa della comunità, posta all’ingresso del paese, risale al 1740, fu dedicata
alla Trinità e fu costruita per volontà del conte Giuseppe Bonaventura Welsperg.
Nel 1958 fu consacrata l’attuale parrocchiale, in stile alpino, costruita con grandi blocchi di granito locale,
progettata da Efrem Ferrari. È decorata con affreschi di Carlo Bonacina, sia ai lati dell’arco trionfale che sopra l’altar maggiore. Conserva un altare ligneo del Settecento, abbellito da una pala con la Madonna e San Giovanni Nepomuceno, che è il patrono di Caoria.
Questo santo, che fu martirizzato a Praga nel XIV secolo, dopo esser stato gettato dal ponte di S. Andrea, era invocato a protezione dalla furia delle acque. Nel passato, in periodi di siccità, si celebravano processioni votive dai paesi della valle del Vanoi fino a Caoria, per chiedere la
pioggia.
San Giovanni Nepomuceno è considerato il martire del sigillo sacramentale.
Nacque nel 1330 in Boemia e, consacrato sacerdote, divenne predicatore di corte del Re Venceslao e confessore della regina Giovanna di Baviera.
Poiché il Re era geloso e corrotto, sospettando l’infedeltà della moglie, voleva accertarsi presso il suo confessore e far rivelare da lui o per amore o per forza, quanto la Regina gli dicesse in confessione.
Chiamato a se Giovanni, gli intimò di parlare, ma il santo si rifiutò ripetutamente, e questo gli valse il martirio.
Il Re ordinò ai suoi sgherri di gettarlo nel fiume
Moldava nel 1383. Questa devozione passò dalla Boemia in Caoria medioevale, gli operai minatori provenienti da quelle terre che con affetto si portavano appresso il loro grande patrono.
La sua memoria ricorre il 20 di marzo.