Chiara Lubich è nata il 22 gennaio 1920 e, la fondazione Museo Storico del Trentino, nel centenario della nascita, ha allestito una mostra a cui siete tutti invitati.
L’apertura della Mostra su Chiara Lubich sarà l’ 8 dicembre 2019 al Palazzo Scopoli di Tonadico – Primiero San Martino di Castrozza.
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7 Dicembre 2019: Inaugurazione mostra su Chiara nelle gallerie di Piedecastello Trento
Brani dal discorso di mons. Lauro Tisi all’ inaugurazione della Mostra sul centenario della nascita di Chiara Lubich alle gallerie di Piedicastello a Trento.
“All’interno della mostra c’è una parte dedicata all’esperienza mistica di Primiero, dove Chiara ha fatto l’esperienza fortissima del Cristo abbandonato. Inviterei a fermarvi li, perché quest’anno dovrebbe servire anche a rendere ragione del fatto che questa donna ha fatto quello che ha fatto perché ha frequentato il Dio di Gesù Cristo.
E allora, affermandosi la questione su Dio, perché sbagliarsi su Dio è sbagliarsi sull’uomo. Quante volte, nella Chiesa, sbagliandosi su Dio, abbiamo fatto del male. E Chiara da un contributo enorme a non sbagliarsi su Dio.
Perché in un contesto teologico che sicuramente non aveva quegli elementi per permettere una lettura di questo tipo, anzi, dove la morte di Cristo veniva fatta in chiave di pagamento di un debito al Padre, quasi che Dio assetato di sangue del Figlio, lei coglie che il Cristo abbandonato invece, è la rivelazione esattamente di un Dio che esiste come indicibilmente segnato dalla fedeltà al dono dell’Amore per cui al momento del morire di Gesù, davanti alla provocazione sotto la croce “salva te stesso” Cristo rimane inchiodato alla croce e quello ci rivela chi è Dio, irriducibile nel tutelare l’altro al punto da cancellare se stesso. Ma mai a cancellare il volto dell’altro.
Chiara in questa esperienza mistica che è tipico di non cancellare mai il volto dell’altro, è di una qualità infinita questo messaggio. Io inviterei quest’anno, tutti del Movimento dei Focolari: “studiate e fate conoscere il Dio di Chiara” ,- certamente anche l’Opera di Chiara,- perché abbiamo bisogno di capovolgere la narrazione su Dio, di sdoganare quel Dio che è il Dio di Gesù Cristo. E’ nella fedeltà al Dono e all’altro il suo elemento qualificante, unico e irripetibile. Anche oggi, quando ci si dimentica di questo, nella Chiesa si fa danni.
Allora vi inviterei, il focolare soprattutto, “studiatevi il Dio di Chiara”. Questa donna ha intuito questo su Dio.
Da questa visione positiva sul Dio Amore, nasce la visione positiva sulla creazione……”