Visita Pastorale a Passo Rolle del Vescovo Lauro Tisi

Testi e foto dal sito della diocesi.

Visita pastorale Primiero

“Vite sfiorate, confidenze, volti”. Ultimo week-end di Visita pastorale per l’arcivescovo Lauro in Primiero. Il grazie a soccorso alpino e forze dell’ordine

“Vite sfiorate, confidenze, volti”. Ultimo week-end di Visita pastorale per l’arcivescovo Lauro in Primiero. Il grazie a soccorso alpino e forze dell’ordine.

“Cosa resta a lei ed a noi della Visita pastorale, così come del nostro servizio? Da vecchio soldato, senza presunzione, ho la risposta: restano le vite sfiorate, le confidenze raccolte, i volti incontrati, dei momenti che rimangono nell’anima. Ecco il tesoro che resta. Grazie”

La voce del comandante della stazione dei Carabinieri di Primiero, Alessandro Colauti, parlando anche a nome della Guardia di Finanza (Tenenza di Fiera) e della Polizia Municipale, sembra di fatto suggellare la Visita pastorale dell’arcivescovo Lauro Tisi alle comunità di Primiero, Vanoi e Mis conclusasi lo scorso venerdì 6 giugno. Si è trattato di uno dei tanti, intensi momenti che hanno caratterizzato la presenza di monsignor Tisi fin dal 1° maggio,  Festa del Lavoro, con la Messa al santuario di San Silvestro.

Passo Rolle: incontro con il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza

Giovedì 5 giugno monsignor Tisi ha celebrato la Messa a Passo Rolle, nella chiesetta dedicata alla Madonna Assunta, ed ha incontrato allievi e vertici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, presenti il col. Andrea Bergamo, vicecomandante della Scuola Alpina di Predazzo, il col. Alessandro Alberioli, comandante Corso di addestramento Alpino di Passo Rolle, il cappellano militare don Michele, vari ufficiali del Corso Allievi Finanzieri, il coro degli allievi finanzieri che ha animato la Messa e i partecipanti al corso tecnico di Soccorso Alpino.

“Tecnicamente straordinari ma la differenza la fa la vostra umanità”

Nell’omelia, don Lauro si è rivolto al mondo del Soccorso alpino, definendolo “tecnicamente straordinario” per via delle crescenti capacità professionali e di una strumentazione sempre più performante. “Però poi – ha fatto notare don Lauro – la differenza la fate voi, con la vostra umanità, col fatto che l’incidente vi muove indipendentemente da chi è il soggetto che l’ha avuto. E questa è proprio la festa della gratuità, della passione e del sogno”.

“In un mondo di calcolatori – ha aggiunto don Lauro – chi fa parte del soccorso sa che rischia la vita e la rischia per dei nomi sconosciuti, la rischia non per l’amico, il conoscente ma semplicemente per qualcuno che ha bisogno”.

Il Vangelo in azione

“E allora – ha aggiunto l’Arcivescovo – io dico che nel soccorso va in onda il Vangelo. Cristo ci dice che per vivere non è importante quello che fai, ma come lo fai. Cristo ci dice che a volte un bicchier d’acqua dato in un certo modo può diventare creativo e risolutivo. Cristo ci dice che nel farci carico di chi ha bisogno e nell’andare sul gratuito tu hai la vita in pienezza. Il Vangelo ha parlato della gloria: questa è la gloria di Cristo. La gloria del soccorso:gratuitàsguardovicinanzaparole sussurrate con amore, passione”.

Le lacrime come segno di amore

“Un’ultima annotazione: le tante lacrime che avete raccolto e che a volte attraversano il vostro cuore per qualcuno che se n’è andato, non sono il documento di una sconfitta, sono la certezza che l’amore nemmeno la morte lo fa tacere. Quelle lacrime dicono che l’amore è più forte della morte, che al di là della morte ci aspetta la Risurrezione. Grazie uomini e donne del soccorso, buon lavoro con la vostra umanità, le vostre parole, le vostre attività professionali. Continuate a raccontare il Vangelo, a raccontare che vale la pena vivere per gli altri.”

Alberioli: “Sempre pronti a partire quando chiamano”

“Lei ha centrato pienamente lo spirito del nostro servizio. E grazie per la sua presenza” ha fatto eco il col. Alberioli. “Noi stiamo a fare ricerca e soccorso fino a quando non troviamo il corpo da riconsegnare alle famiglie, come dimostra il recente ritrovamento di un escursionista britannico disperso. Con il carico di dolore enorme che ne deriva”.

Rischiamo in effetti la nostra vita come dimostrano gli 11 morti negli ultimi 5 anni”, ha ammesso Alberioli, ricordando l’intervento del Corpo di Soccorso anche su altri scenari di Protezione civile, come i terremoti. “Ci chiamarono in Turchia nel 2023. Ritrovammo il corpo di un bambino che aveva accanto a sé una copia del ‘Piccolo Principe’ che mi sono portato a casa”, nota Alberioli non senza commozione. “O siamo pronti a partire appena ci chiamano, oppure, come dico sempre ai ragazzi allievi, è meglio se cambiamo subito lavoro!”. “Qui al Passo Rolle siamo a duemila metri: spesso isolati, ma comunque più vicini al Signore”, ha chiosato con un sorriso l’esperto formatore, rivolgendosi a monsignor Tisi.

Incontro con gli operatori della comunicazione

Nel pomeriggio di giovedì, l’incontro di monsignor Tisi con gli operatori della comunicazione in ambito valligiano (in particolare corrispondenti delle testate locali e curatori del sito web parrocchiale) che avevano espressamente richiesto (pur se non in agenda) di incontrare il vescovo.

Con loro don Lauro ha manifestato tutta la sua soddisfazione per il buon esito della Visita. “Quello che mi resta da fare – ha commentato Tisi – è solo raccontare la tanta vita che ho incontrato in questo mese. Spero che voi possiate aiutarmi, come già avete fatto, a far arrivare a tutti l’idea che abbiamo vissuto momenti unici, raccontando le tante storie di vita che abbiamo visto nelle vostre vallate, anche per fare in modo che la comunità possa riacquistare fiducia in se stessa

Conclusione e saluto finale a Sagron Mis

Dopo aver salutato i sacerdoti e il diacono in canonica a Pieve, nel pomeriggio di venerdì 6 giugno la visita agli ammalati a Sagron Mis e quindi  la Messa finale, al termine della quale il sindaco Marco Depaoli ha ringraziato l’Arcivescovo per la sua presenza e gli ha fatto dono di una recente pubblicazione: Sagron Mis, testimonianze da una terra di confine”.

L’ultimo appuntamento di don Lauro al “confine” della Diocesi è stato l’incontro con il Consiglio pastorale di Valle in canonica a Pieve per tracciare già un primo bilancio e concludere, recuperando il motto della Visita (La messe è molta) e le sagge parole del comandante dei carabinieri di Primiero, che sul territorio resta un tesoroTutto ancora da scoprire. (pi.fra.)