Ci hanno lasciato

GREST 2020: INSIEME CON SPERANZA

Originalità, creatività, inventiva ed audacia: è la sfida che quest’anno abbiamo
accolto per organizzare il Grest 2020 scoprendo passo passo nuovi linguaggi e nuove
dinamiche.
In attesa di partire con la fase 1 coronavirus, si è iniziato ad ipotizzare il Grest e i
pareri all’interno dell’equipe erano divergenti; le linee guida si facevano attendere.
Quando il protocollo è stato pubblicato la progettazione richiesta a livello burocratico
in primis ed a livello operativo poi non era da poco. Da diversi anni il Grest si
caratterizza per le tante collaborazione con le realtà locali dall’Apsp alla Pro Loco di
Canale, la cena sotto il tendone e la grande festa finale: tutti elementi non consentiti
quest’anno. Anzi, per rispettare i vincoli dettati dal protocollo – distanziamento, uso
delle mascherine, ingressi scaglionati, igienizzazione delle mani, piccoli gruppi
stabili con spazi ad uso esclusivo del gruppo e se si vuole fare un momento tutti
assieme lo devi fare in collegamento Meet – la sfida da accettare è stravolgere ciò che
si è sempre fatto.
Con lo spirito di accogliere la nuova realtà in continua e repentina evoluzione ed
evidenziando il bisogno di relazione, si è partiti ipotizzando coi giovani animatori
giochi, attività e un messaggio di speranza per le nostre comunità. Inaspettatamente
da qui è nata l’idea di realizzare l’arcipelago della speranza, la cui concretizzazione è
stata tutta in divenire.
Dal 1 luglio al 16 luglio i pomeriggi in oratorio dalle ore 14 alle ore 18 si sono
strutturati con un primo momento di accoglienza in Meet nel quale don Nicola ha
proposto una breve parabola seguito da un pezzo del film d’animazione “Robinson
Crouse”. Successivamente le squadre erano impegnate nell’attività dell’arcipelago
per poi proseguire con la merenda, passeggiate, laboratori e caccie al tesoro. Per i
ragazzi di 11 e 12 anni è stata proposta la ferrata in Val di Scala con la Guida Alpina,
la visita alla caserma dei VVF di Canale e il laboratorio di realizzazione di quattro
zattere in legno che nell’ultimo giorno di Grest hanno preso il largo nel torrente
Vanoi. Anche il momento del gioco è stato rivoluzionato: innanzitutto proponendo
giochi che rispettassero la normativa e non potendo le varie squadre incontrarsi, è
stato organizzato un torneo molto sentito che ha creato un clima di positiva
competizione.
Risate, divertimento, sorrisi, musica e balli hanno colorato i pomeriggi in un clima di
grande familiarità pur restando ogni squadra un’isola assestante, isolata dal resto …
però messe assieme le isole formano un arcipelago. Durante i diversi pomeriggi le
cinque squadre hanno riflettuto su diversi temi: sogni/desideri/speranze,
paure/delusioni/illusioni, cosa il covid racconta loro per poi progettare e realizzare la

propria isola. Ogni squadra ha inoltre pensato un messaggio slogan: isola verde
#sempre uniti, isola arancione #coccolandia, isola azzurro #dream – sogni, isola rosso
#viviamo con gioia e infine isola viola #infinito divertimento. Il risultato finale è un
arcipelago: al centro un grande cuore giallo che illumina e riscalda e dal quale
partono i raggi color dell’arcobaleno che mettono in contatto le isole, unite
nell’inviare speranza.

Nessuna descrizione della foto disponibile.

E sempre nel rispetto delle normative, quest’anno abbiamo sperimentato un nuovo modo di scattare la foto di gruppo. Col drone abbiamo fotografato il nostro arcipelago dall’alto e questo è il messaggio che vogliamo inviare a tutti voi:

LA SPERANZA È IN QUESTO CORTILE: COME I COLORI DELL’ARCOBALENO RISPLENDIAMO SULLE NOSTRE COMUNITÀ.

L'immagine può contenere: campo da basket e spazio all'aperto

L'immagine può contenere: campo da basket e spazio all'aperto

Un GRANDE GRAZIE va a tutti coloro che hanno collaborato. Uniti dallo spirito del gioco di squadra, mani preziose sono i nostri giovani animatori, gli adulti volontari e le famiglie che si sono messe in gioco in quest’avventura. Un Grazie va anche alle istituzioni e al sindaco di Canale per la collaborazione. E su questo in futuro l’associazione Noi Primiero & Vanoi vuole continuare ad essere punto di riferimento e di confronto per scoprire assieme lo stile di vita proposto da Cristo.

 

                               

L’equipe del Grest e

l’Associazione Noi Primiero & Vanoi 

 

Dalle Mariapoli di Primiero alle Mariapoli di Loppiano e nel Mondo

IL MOMENTO DELL’AUDACIA

Dare to care / Osare aver cura….

Sabato 22 Agosto 2020 ore 20,30

DALLE MARIAPOLI DI PRIMIERO ALLE MARIAPOLI DI LOPPIANO E NEL MONDO
Prima intuizione di Chiara Lubich delle cittadelle – Tonadico – S. Vittore 1956
COLLEGAMENTO CON LA CITTADELLA DI LOPPIANO
Esperienze delle cittadelle Luminosa (USA) e Fontem (Camerum)
Tema:
SENSO DELLA VITA E DELLE COSE Prof. Antonio Maria Baggio I.U. Sophia
TESTIMONIANZE di CITTADINANZA ATTIVA
Cura dell’ambiente a Primiero: Bruno Vigilio Turra
Slot machine a Primiero S.Martino : Francesca Franceschi
Avvelenamento delle acque: le “mamme NO PFAS” Anna Maria Panarotto

E’ possibile seguire l’evento via Zoom
https://us02web.zoom.us/j/89275300148?pwd=QnNVclNjcVdtT2l1QytvZENBMWl4Zz09%22+%5Ct+%22_top#success


Emozioni virali le voci dei medici dalla Pandemia

Mercoledì 12 agosto – Canal San Bovo
Oratorio parrocchiale ore 20.45
Domenica 9 agosto

San Martino di Castrozza – Hotel Regina ore 17.30
Fiera di Primiero – Palazzo delle Miniere ore 20.45

presentazione del libro:

EMOZIONI VIRALI,
LE VOCI DEI MEDICI
DALLA PANDEMIA

Presenta la dott.ssa Giovanna Rizzardi,
medico chirurgo toracico di Bergamo
(In caso di cattivo tempo l’incontro si terrà sotto il tendone
allestito davanti alla chiesa Arcipretale di Fiera).

Il contagio dell’amore e della speranza

Dal Vangelo secondo Matteo (13,1-9).

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre
seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il
trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Storia di un chicco di grano. Come il seminatore ebbe terminato la sua opera, il chicco di grano venne a
trovarsi tra due zolle di terra nera e umidiccia, e divenne terribilmente triste. Era buio, era umido, e l’oscurità e l’umidore aumentavano sempre di più, poiché al calar sera s’era disciolta in pioggia fitta fitta. C’era da darsi alla disperazione. E il chicco di grano cominciò a ricordare. Bei tempi quelli, quando il chicco stava al caldo e al riparo in una spiga diritta e cullata dal vento, in compagnia dei fratellini! Bei tempi sì, ma così presto passati!

Poi era venuta la falce con il suo suono stridulo e devastatore, a sbattere tutte le spighe. Poi i mietitori con i loro rastrelli avevano caricato sui carri le spighe legate in covoni. Poi, più terribile ancora, i battitori si erano accaniti sulle spighe pestandole senza pietà. E le famigliole dei chicchi, vissute sempre insieme dalla più verde giovinezza, erano state sbalzate fuori dalle loro spighe, e i chicchi scaraventati in giro, ciascuno per conto suo, per non incontrarsi più.

Ma nel sacco del grano almeno ci si trovava ancora in compagnia. Un po’ pigiati, è vero, e magari si respirava a fatica, ma insomma si poteva chiacchierare un po’. Ora invece, era l’abbandono assoluto, la solitudine tetra, una disperazione! Ma l’indomani fu peggio, quando l’erpice passò sul campo e il chicco si trovò nella tenebra più densa, con terra dappertutto, sopra, sotto, in parte. L’acqua lo penetrava tutto, non sentiva più in sé il minimo cantuccio asciutto.

“Ma perché fui creato, se dovevo finire in modo così miserando? Non sarebbe stato meglio per me non aver mai conosciuto la vita e la luce del sole?” Pensava tra sé. Allora dal profondo della terra una voce si fece sentire. Gli diceva: “Abbandonati con fiducia. Volentieri, senza paura. Tu muori per rinascere ad una vita più bella”.

“Chi sei?” domandò il povero chicco, mentre un senso di rispetto sorgeva in lui. Poiché sembrava che la Voce parlasse a tutta la terra, anzi all’universo intero. “Io sono Colui che ti ha creato, e che ora ti vuole creare un’altra volta”. Allora il chicco di grano si abbandonò alla volontà del suo Creatore, e non seppe più nulla di nulla. Un mattino di primavera, un germoglio verde mise fuori la testolina dalla terra umida. Si guardò attorno inebriato. Era proprio lui, il chicco di grano, tornato a vivere un’altra volta.

Nell’azzurro del cielo il sole splendeva e la lodoletta cantava. Era tornato a vivere… E non da solo, poiché intorno a sé vedeva uno stuolo di germogli in cui riconobbe i suoi fratellini. Allora la tenera pianticella si sentì invadere dalla gioia di esistere, e avrebbe voluto alzarsi fino al cielo per accarezzarlo con le sue foglioline.

C’è il tempo della semina e il tempo del raccolto: due tempi ben distinti. La tentazione è quella di capire quale terreno vorresti essere e non ci accorgiamo che quello che realmente conta è sapere che quel seme è dentro di noi e genera vita. Quanto desideriamo lasciarci nutrire da questo seme perché il nostro essere terreno trovi il suo significato più autentico? Non preoccupiamoci di avere tutto, ma di essere abitati da Colui che è via, verità e vita. Se mancano le fondamenta nella casa, i muri, il solaio e il tetto restano in piedi fino a quando non c’è il primo scossone: così noi non stiamo in piedi se ci manca il centro di tutto. Non cerchiamo quale terreno siamo, ma preoccupiamoci di accorgerci che siamo abitati da questo seme: troveremo che la forza per vivere una vita buona e bella è dentro di noi e che è possibile vincere i vizi e i peccati, restando concentrati sul seme.

Dal libro del profeta Isaìa (55,10-11).

Così dice il Signore: «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il
seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà
a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».

Preghiamo: Accresci in noi, o Padre, con la potenza del tuo Spirito la disponibilità ad accogliere il germe della tua parola, che continui a seminare nei solchi dell’umanità, perché fruttifichi in opere di giustizia e di pace e riveli al mondo la beata speranza del tuo regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.
XV Domenica del Tempo ordinario anno A, 12 luglio 2020

Don Nicola
Scarica il pdf  Il Contagio Dell’ Amore E Della Speranza Vol. 16

Sulle orme di San Francesco con NOI

L’Associazione NOI Primiero & Vanoi Intende proporre, se c’è interesse a partecipare e l’evoluzione della pandemia lo permette, “sulle orme di San FRancesco” a piedi da La Verna ad Assisi aperta a tutti:

dal 22 al 31 luglio 2020
Tappe a piedi:
– Santuario La Verna
– Pieve S. Stefano
– Passo di Viadimaggio
– Sansepolcro
– Città di Castello
– Pietralunga
– Gubbio
– San Pietro in Vigneto
– Assisi

Comunica il tuo interesse entro il 30 giugno 2020 a: Segreteria parrocchie
Associazione NOI: info@noiprimieroevanoi.com
NOTE: – massimo partecipanti: 18
sistemazione: ostelli
pranzo: al sacco
cena: autogestione
Possibilità di aggiungersi durante il percorso.
Seguirà incontro informativo.
Costi partecipazione cena/pernottamento/colazione/pulmino circa € 250,00

Grest estivo a Canal San Bovo

Estate ancora insieme all’oratorio di Canal San Bovo dal 1 al 16 Luglio.
dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 18.00

POSTI DISPONIBILI 50
INFORMAZIONI UTILI:
– Requisito per partecipare al Grest e’ essere membro dell’Associazione Noi Primiero Vanoi ASP
– Per chi è già socio avendo partecipato alle attività 2019, versando la quota di € 5,00
– Per chi non è socio facendo l’apposita domanda di ammissione versando la quota di € 5,00

QUOTE DI PARTECIPAZIONE:
– Per due settimane € 25,00 per una settimana € 15,00
– Per chi iscrive più figli: Il primo paga l’intera quota dal secondo in poi: € 20,00 due settimane € 10,00 una settimana.

Richiedi la scheda di iscrizione a:
info@noiprimieroevanoi.com
canalsanbovo@parrocchietn.it
oppure direttamente presso la segreteria delle parrocchie in orario d’ufficio
Organizza: ASSOCIAZIONE NOI PRIMIERO VANOI – APS