Ci hanno lasciato

31 maggio 2020 ore 10.30 Santa Messa in streaming da Prade

Domenica 31 maggio, giorno di Pentecoste,
la santa Messa delle 10.30 verrà trasmessa in streaming
dalla chiesa della Beata Vergine di Caravaggio a Prade.

VAI ALLA SANTA MESSA

In questa occasione ricordiamo la nostra Santa Patrona, la Beata Vergine di Caravaggio, di cui ricorre l’anniversario.

Santa Maria del Fonte presso Caravaggio    26 maggio

Caravaggio (Bergamo), 26 maggio 1432

Patronato: Cremona – Prade (Canal San Bovo)

Etimologia: Maria = amata da Dio, dall’egiziano; signora, dall’ebraico

 

Caravaggio in provincia di Bergamo, è una cittadina celebre per un grande Santuario lì esistente fin dal 1451, eretto per una apparizione della Vergine e alla Madonna di Caravaggio (come poi è denominata), sono dedicate chiese un po’ dappertutto in Italia e nel mondo.
Dopo 140 anni, nella città lombarda crebbe il grande pittore Michelangelo Merisi (1573-1610) detto “il Caravaggio” e il nome della città ebbe un’altra grande diffusione, legato al nome, alle opere, alle avventure del famoso pittore di fine Rinascimento.
Ma torniamo all’apparizione, che è una delle prime avvenute negli ultimi cinque secoli, era il 26 maggio del 1432 al tramonto e nel prato di Massalengo alla periferia di Caravaggio, piccolo centro poco lontano da Treviglio, la giovane contadina Giovannetta de’ Vacchi è intenta a raccogliere l’erba fresca per i suoi conigli e come sempre si è inginocchiata per recitare l’Angelus.
Ma la sua non è solo preghiera, piange anche perché ha una vita tribolata; il marito Francesco Varoli deluso per la sua grama vita di contadino, si è dato al bere e alle cattive compagnie; sono sposati da qualche anno e non hanno ancora la benedizione di un figlio, infine il marito la maltratta.
All’improvviso Giovannetta de’ Vacchi è abbagliata da una grande luce, spaventata si alza e sta per fuggire, ed ecco che le compare la Madonna, che rassicurandola sul redimersi del marito, la invita a inginocchiarsi per ricevere un grande annuncio.
Dovrà Giovannetta convincere governanti e popolo che la guerra deve cessare, i Veneti devono far pace con i Milanesi e anche le divisioni nella Chiesa devono finire, i Greci devono rientrare nell’unità ecclesiale.
La Madonna prosegue col dire di avere ottenuto “di allontanare dal popolo cristiano i meritati e imminenti castighi della Divina Provvidenza”, ma bisogna che fra i cristiani torni la pace.
A conferma della sua apparizione, la Madonna lasciò l’impronta dei piedi nel posto dove toccò il suolo e proprio lì sgorgò subito una fonte che ben presto si rivelerà miracolosa.
Come sempre è agli umili che vengono affidati questi messaggi celesti, a Caravaggio la Madonna chiede la pace nelle guerre, se vogliamo ‘regionali’ fra veneti e lombardi, ma quello che più rincresce è che sono due popoli cattolici, inoltre chiede l’unificazione dei Greci, cioè degli Ortodossi con i Cattolici Romani.
Nelle successive apparizioni, come La Salette nel 1848, Lourdes nel 1858, Fatima nel 1917, ecc. la Madonna invoca la pace, la libertà di religione, la conversione dei peccatori, ma riferendosi ad intere Nazioni e all’umanità stessa; servendosi come a Caravaggio, Guadalupe, Castelpetroso, La Salette, Lourdes, Fatima, ecc. di umili pastorelli o contadini, che nella loro semplicità e purezza di cuore, sono ritenuti degni di essere ‘veggenti’.
Giovannetta de’ Vacchi diventa una ‘veggente’ e come tale, depositaria del messaggio della Vergine; corre subito a raccontare la visione prima ai parenti e ai compaesani, suscitando l’interesse dei credenti ma anche l’incredulità degli scettici.
Uno di questi volle gettare un ramo secco nella pozza della fonte ed ecco che esso rinverdisce e subito germoglia. Giovannetta convince le autorità locali ad accompagnarla dal duca di Milano, Filippo Maria Visconti (1393-1447) per trasmettergli il desiderio della Vergine; poi è la volta del governo della Repubblica Veneta e del doge Francesco Foscari (doge dal 1423 al 1457); l’opera di pacificazione diede i suoi effetti perché già nel 1433, un anno dopo, i contendenti firmarono la pace, mentre le truppe milanesi vennero richiamate dai territori pontifici.
Più laborioso fu il compito di convincere l’imperatore d’Oriente, Giovanni VIII Paleologo (1390-1448) a fare rientrare la Chiesa Greca nell’unità della Chiesa di Roma, un mosaico posto nell’attuale Santuario, ritrae Giovannetta in abiti contadini, davanti all’imperatore in trono circondato da dignitari, che gli porge una brocca dell’acqua della fonte miracolosa di Caravaggio, fu accompagnata a Costantinopoli dai Veneziani con una scorta di galee.
L’imperatore si convince e nel 1438 i Greci ritornarono all’unità romana e papa Eugenio IV (1431-1447) ne diede l’annuncio al Concilio di Firenze nel 1439. In seguito ritornarono anche gli Armeni e altri Orientali.
La Madonna comparve ancora a Caravaggio in quegli anni, ad una suora agostiniana, ad un sordomuto che guarì, ad un’altra contadina ammalata di Codogno.
Attratti dal moltiplicarsi delle voci di guarigioni miracolose, operate dall’acqua sgorgata dalla fonte, accorsero pellegrini e devoti da ogni parte, fra i quali principi e nobili dell’epoca.
L’afflusso dei pellegrini continuò nei secoli successivi e fra loro futuri papi, s. Carlo Borromeo, imperatori e re. Sul luogo della visione fu deciso di erigere una cappella, ma il duca Filippo Maria Visconti volle poi costruire una chiesa, che fu consacrata nel 1451 e di cui anche gli Sforza furono protettori.
Più di un secolo dopo nel 1575, essendo pericolante la vecchia chiesa, il cardinale arcivescovo di Milano s. Carlo Borromeo (1538-1584) volle in onore alla Vergine, che fosse costruito un più grande e degno tempio, eretto nel 1575 su disegno di Pellegrino Tibaldi (1527-1596) pittore e architetto manierista.
Proprio sotto la cupola c’è il grande altare ricco di marmi e bronzi, eretto sopra il luogo dove sgorga la fonte miracolosa e che racchiude il “sacro speco” dell’apparizione, con un gruppo statuario in legno che riproduce l’evento del 26 maggio 1432.
Il ‘sacro fonte’ situato nel sotterraneo della chiesa, si trova proprio sotto l’altare maggiore, da una cella laterale i pellegrini possono attingere l’acqua che fuoriesce da rubinetti e zampilla in una grande vasca; l’acqua poi defluisce all’esterno del santuario, alimentando una piscina alla quale si accede scendendo dei gradini. I fedeli come a Lourdes si bagnano le parti malate del corpo.
Un grande ed imponente viale di ippocastani conduce al Santuario, a cui sono annessi edifici accessori dove si acquistano ricordi religiosi e i piccoli pani detti ‘michini’, impastati con l’acqua della fonte miracolosa e recanti l’immagine della Madonna.
Purtroppo il paese di Caravaggio non fu nei secoli successivi, immune da guerre e occupazioni e luogo di preda di soldataglie; così del grande tesoro del santuario, formato da doni di re e principi ed ex voto e che nel 1790 un inventario indicava ancora in 64 kg d’oro e 288 d’argento per i preziosi posseduti, oggi non ce n’è più traccia.
Bisogna dire che nel Santuario fra tante opere d’arte esistenti, manca proprio un’opera del grande figlio di Caravaggio, Michelangelo Merisi.
Venendo dal grande viale, il Santuario si presenta con tutta la sua imponenza e la cupola lucente, ma mostrando non la facciata, ma il fianco con i portici, rivolto così per le leggi liturgiche, in modo che il celebrante durante i riti guarda verso Oriente.
Il Santuario celebra solennemente le feste mariane dell’anno e in particolare il 26 maggio, anniversario della lontana apparizione della Vergine a Giovannetta de’ Vacchi.
Autore: 
Antonio Borrelli
Fonte Santi E Beati

5 giugno 2020 rosario collettivo diocesiano

L’appuntamento del 5 giugno vorrebbe almeno in parte sostituirsi al consueto pellegrinaggio dei giovani da Trento al santuario di Montagnaga (solitamente programmato l’1  e 2 giugno) e al pellegrinaggio diocesano sempre al santuario mariano, appuntamenti entrambi cancellati per l’emergenza.

Ecco la diretta:

https://youtu.be/oRT4NsdkUEE

 

Venerdì 5 giugno ore 20.45 grande preghiera diocesana in DIRETTA STREAMING (TV E WEB) a conclusione dell’anno pastorale segnato dal Coronavirus

Omaggio alla Madonna dal Coro Sass Maor

Parliamo di maggio, il mese mariano: Il 24, domani, a Primiero cade infatti il rinnovo del voto alla Madonna dell’aiuto!!

Scopo di questo video è quello del ringraziamento, dell’interpretare il sentimento di una comunità, del raccogliere la preghiera.

Vi presentiamo il nostro lavoro, con la premessa di Elisa Faoro (la nostra insuperabile presentatrice) e di Raffaella Loss (mamma di un corista) ..e con il tocco magico del nostro presidente Riccardo Nami!!

“Madonnina dei miei monti”.
Coro Sass Maor

Ripresa sante Messe nel Soprapieve

In questi giorni stiamo valutando le indicazioni che la Diocesi di Trento ha emanato in occasione della ripresa delle S. Messe con il popolo. Il tutto sarà condiviso con i Comitati parrocchiali, i Consigli per gli affari economici e quanti sono disponibili a portare un aiuto alla Comunità.

Ringrazio per la preziosa collaborazione i Vigili del Fuoco, i quali hanno fatto un sopralluogo in tutte le nostre chiese per determinare il numero di persone che possono accedervi, tenendo conto delle distanze di sicurezza consentite. Potremmo contare anche sulla possibilità di usare i sagrati delle nostre chiese.

Per garantire un servizio dignitoso e attento della salute delle persone è molto importante avere la disponibilità dei laici, sia delle S. Messe festive come in quelle dei giorni feriali.

Grazie ai sagrestani e a tutti coloro che in questi giorni, con la loro presenza, hanno reso possibile l’apertura delle chiese. Grazie a chi provvede all’igienizzazione delle nostre chiese. Si è notato come le persone si attengano alle indicazioni igieniche-sanitarie di accesso ai luoghi di culto, dando una bella testimonianza di rispetto della vita altrui.

 

 

 

Si manterrà la proposta di seguire la S. Messa alla televisione o su internet per i fedeli che non possono o non ritengano prudente partecipare alla Messa, continuando ad alimentare la fede e il legame comunitario.

 

IMPORTANTE: non può accedere alla chiesa chi presenta sintomi influenzali/respiratori; chi ha la temperatura corporea superiore a 37,5° C; chi è stato a contatto, nei giorni precedenti, con persone positive al Covid-19.

 

 

 

 

Appena possibile sarà preparato un depliant che contenga tutte le indicazioni necessarie per vivere bene e con attenzione il nostro ritrovarci intorno a Gesù Eucaristia.

 

 

 

 

Fiera di Primiero

 

Fiduciosi nel Signore, con l’ausilio di Maria e dei nostri Santi patroni intraprendiamo questo nuovo cammino, sopportandone i disagi, ma con responsabilità civica e gioia evangelica. Oggi compiamo un piccolo, ma significativo passo, custodendo in noi la speranza che un giorno torneremo a correre, magari meglio di prima!

 

Ripresa Sante Messe a Imèr e Mezzano

Unità pastorale dei Santi Pietro e Paolo e di San Giorgio
RIPRESA DELLE MESSE CON IL POPOLO

Carissimi fratelli e sorelle,
Con Lunedì 18 maggio è data la possibilità di ripartire con la celebrazione della Santa Messa con il
popolo, ma tutti capiamo bene che questo comporta una certa organizzazione con scelte precise, che
rispettino le leggi dello stato e nello specifico il Protocollo d’intesa tra CEI e GOVERNO.
Per questo motivo il Consiglio di Unità pastorale ha scelto ripartire con gradualità con le
celebrazioni domenicali da domenica 31 maggio 2020.

Con lunedì 1 giugno riprenderanno regolarmente le sante Messe feriali. Potranno esserci eventuali cambi di orario secondo le esigenze del periodo che stiamo vivendo.
Probabilmente non tutti saranno d’accordo con le scelte che verranno prese, ma chiediamo la vostra
comprensione perché non è affatto una situazione semplice. Noi cerchiamo di fare le scelte migliori,
sapendo che questa situazione durerà qualche mese. È chiaro che non si tratta di una convocazione
dell’intera comunità, ma solamente un inizio di cammino che ci porterà a scoprire nuovi modi e
nuove strade.

Ci sono alcune osservazioni da tenere presente all’interno della chiesa parrocchiale:
1. Mantenere il distanziamento sociale indicato sia sui posti disponibili, che sul pavimento per
gli spostamenti.
2. A causa del distanziamento sociale i posti in chiesa saranno meno e potrà partecipare alla
celebrazione solamente chi trova posto a sedere. Alla porta troverete dei volontari che vi
forniranno tutte le indicazioni del caso.
3. Ricordarsi di portare sempre con se la mascherina e di igienizzarsi le mani al momento
dell’entrata e dell’uscita dalla chiesa. La chiesa sarà igienizzata al termine della
celebrazione, ma se ognuno fa la sua parte diventa più semplice per tutti.
4. Per quanto riguarda la raccolta dell’elemosina non passeranno più tra i banchi, ma troverete
una cassetta in chiesa nella quale depositare la propria offerta.
5. Non ci si scambia il segno della pace e la Comunione si riceverà solamente in mano. Il
parroco e il ministro della comunione prima di distribuire il Corpo di Cristo, igienizzeranno
le mani e metteranno i guanti.

Ricordo che sono invitati a rimanere a casa:
– presenta sintomi influenzali/respiratori
– ha la febbre (a partire da 37,5° C)
– nei giorni precedenti è stato in contatto con persone positive al coronavirus

grazie di cuore per la comprensione e buon cammino a tutti!
d Nicola e il consiglio pastorale

Scarica il PDF Ripresa-Sante-Messe-Imer-e-Mezzano

 

Mezzano
Mezzano

Chiesa Parrocchiale di Mezzano di San Giorgio
Chiesa Parrocchiale di Mezzano di San Giorgio

Ripresa Sante Messe in Vanoi

Unità pastorale del Vanoi
RIPRESA DELLE MESSE CON IL POPOLO

Carissimi fratelli e sorelle,
Con Lunedì 18 maggio è data la possibilità di ripartire con la celebrazione della Santa Messa con il
popolo, ma tutti capiamo bene che questo comporta una certa organizzazione con scelte precise, che
rispettino le leggi dello stato e nello specifico il Protocollo d’intesa tra CEI e GOVERNO.

Per questo motivo il Consiglio di Unità pastorale ha scelto ripartire con gradualità con le
celebrazioni domenicali: da domenica 24 ripartiamo solo con la Messa delle 18 a Canal San Bovo e dal 31 maggio le altre parrocchie. Con lunedì 1 giugno riprenderanno regolarmente le
sante Messe feriali. Potranno esserci eventuali cambi di orario secondo le esigenze del periodo che
stiamo vivendo.

Probabilmente non tutti saranno d’accordo con le scelte che verranno prese, ma chiediamo la vostra
comprensione perché non è affatto una situazione semplice. Noi cerchiamo di fare le scelte migliori,
sapendo che questa situazione durerà qualche mese. È chiaro che non si tratta di una convocazione
dell’intera comunità, ma solamente un inizio di cammino che ci porterà a scoprire nuovi modi e
nuove strade.

Ci sono alcune osservazioni da tenere presente all’interno della chiesa parrocchiale:

1. Mantenere il distanziamento sociale indicato sia sui posti disponibili, che sul pavimento per
gli spostamenti.
2. A causa del distanziamento sociale i posti in chiesa saranno meno e potrà partecipare alla
celebrazione solamente chi trova posto a sedere. Alla porta troverete dei volontari che vi
forniranno tutte le indicazioni del caso.
3. Ricordarsi di portare sempre con se la mascherina e di igienizzarsi le mani al momento
dell’entrata e dell’uscita dalla chiesa. La chiesa sarà igienizzata al termine della
celebrazione, ma se ognuno fa la sua parte diventa più semplice per tutti.
4. Per quanto riguarda la raccolta dell’elemosina non passeranno più tra i banchi, ma troverete
una cassetta in chiesa nella quale depositare la propria offerta.
5. Non ci si scambia il segno della pace e la Comunione si riceverà solamente in mano. Il
parroco e il ministro della comunione prima di distribuire il Corpo di Cristo, igienizzeranno
le mani e metteranno i guanti.

Ricordo che sono invitati a rimanere a casa:
– presenta sintomi influenzali/respiratori
– ha la febbre (a partire da 37,5° C)
– nei giorni precedenti è stato in contatto con persone positive al coronavirus

Grazie di cuore per la comprensione e buon cammino a tutti!

d Nicola e il consiglio pastorale

Scarica il PDF
RipresaSanteMesseInVanoi 

Chiesa di Canal San Bovo foto Rosella Zortea
Chiesa di Canal San Bovo foto Rosella Zortea