Festa di inizio anno pastorale – Domenica 12 ottobre 2025 a Caoria
Chiesa Di Caoria dal sito Vanoi.it
Domenica 12 ottobre le comunità del Vanoi, Mezzano e Imèr si ritroveranno insieme per vivere un importante momento di fede e fraternità: la Festa di inizio anno pastorale.
L’appuntamento centrale sarà la Santa Messa alle ore 10.30 nella chiesa di Caoria, durante la quale affideremo al Signore il nuovo cammino pastorale che ci attende.
Al termine della celebrazione, la festa continuerà con una spaghettata per tutti sotto il tendone delle feste di Caoria: un’occasione semplice e gioiosa per condividere amicizia e comunità.
ℹ️ Si ricorda che:
non ci saranno le Messe delle ore 18.00 a Canal San Bovo e delle ore 10.30 a Mezzano;
la Messa a Prade sarà celebrata domenica 19 ottobre.
Vi aspettiamo numerosi per iniziare insieme, nella preghiera e nella gioia, il nuovo anno pastorale!
Un nuovo anno scolastico… insieme sotto lo sguardo del Signore
Mercoledì 10 settembre 2025, le comunità di Primiero e Vanoi si riuniranno per vivere un momento speciale: la Santa Messa per l’inizio dell’anno scolastico. È un’occasione preziosa per affidare al Signore i nostri bambini e ragazzi, i loro insegnanti e le famiglie, chiedendo la Sua benedizione per il nuovo cammino che si apre davanti a loro.
Le celebrazioni si terranno alle ore 8.15 nelle diverse parrocchie:
Canal San Bovo
Mezzano
Monastero Cappuccine di Tonadico
Pieve (Arcipretale)
Le lezioni inizieranno subito dopo, alle 9.00, così tutti avranno la possibilità di partecipare.
Il giorno seguente, giovedì 11 settembre, la celebrazione si terrà anche a San Martino di Castrozza (ore 8.15).
Partecipare a questa Messa significa iniziare l’anno con il cuore sereno, nella certezza che Dio accompagna i passi dei nostri ragazzi, li sostiene nello studio e li custodisce nelle amicizie e nelle scelte quotidiane.
Cari genitori, vi invitiamo (chi può) ad accompagnare i vostri figli: sarà un segno bello e concreto per far sentire loro che la scuola è sì impegno e fatica, ma anche dono e responsabilità da vivere insieme, nella luce del Vangelo.
Iniziamo così, tutti uniti, un anno scolastico che vogliamo riempire di gioia, impegno e speranza! 🌟
Le comunità Parrocchiali, in unione con l’Amministrazione Comunale di Primiero S.M.C., le Associazioni ed i Volontari della Sagra dell’Assunta, si stringono attorno alla Famiglia di Mattia Debertolis. Quale segno di partecipazione al grande dolore la serata Pieu in festa, prevista per giovedì 14 agosto, è stata annullata. rimane allestita La Pesca di beneficenza a sostegno dei bambini di Betlemme e di Kimbondo. A tutti i famigliari il nostro abbraccio e la nostra preghiera. Santa Maria Assunta doni forza e consolazione.
“Piéu in festa” – Serata di comunità e solidarietà
📅 Giovedì 14 agosto 2025 📍 Piazza dell’Arcipretale – Fiera di Primiero 🕖 A partire dalle ore 19.00
La Parrocchia di Santa Maria Assunta in collaborazione con il Comune di Primiero San Martino di Castrozza e il Comitato Tradizione e Cultura di Siror, vi invita a trascorrere una serata speciale con “Piéu in festa”.
👉 Dalle ore 19.00 sarà attivo lo stand gastronomico. 🎶 A seguire, serata musicale con il gruppo Silver Music.
Il ricavato della cena sarà devoluto a sostegno dei bambini di Betlemme, in particolare della Casa del Fanciullo.
Un’occasione per stare insieme, fare del bene e vivere il cuore dell’estate in compagnia.
ed inoltre:
🎉 Pesca di Beneficenza dell’Assunta 📍 Piazzale dell’Arcipretale – Fiera di Primiero 🗓️ Dal 14 al 17 agosto 2025 – in occasione del Ferragosto
La Parrocchia di Santa Maria Assunta di Fiera invita tutti alla tradizionale Pesca di Beneficenza dell’Assunta, che si terrà dal 14 al 17 agosto 2025 nel suggestivo piazzale dell’Arcipretale di Fiera di Primiero.
Un’occasione per sostenere la parrocchia, vivere momenti di comunità e condivisione… con un po’ di sana fortuna!
📍 Vi aspettiamo numerosi nel cuore dell’estate primierotta!
🎉 Pesca di Beneficenza dell’Assunta 📍 Piazzale dell’Arcipretale – Fiera di Primiero 🗓️ Dal 14 al 17 agosto 2025 – in occasione del Ferragosto
La Parrocchia di Santa Maria Assunta di Fiera invita tutti alla tradizionale Pesca di Beneficenza dell’Assunta, che si terrà dal 14 al 17 agosto 2025 nel suggestivo piazzale dell’Arcipretale di Fiera di Primiero.
Un’occasione per sostenere la parrocchia, vivere momenti di comunità e condivisione… con un po’ di sana fortuna!
📍 Vi aspettiamo numerosi nel cuore dell’estate primierotta!
Tanti premi e sorprese… Ma il premio più bello è la gioia di fare della propria vita un dono!
Fin d’ora grazie a tutti coloro che vorranno donare un sorriso a questi bimbi e UN SENTITO GRAZIE a chi ci ha fornito i premi. 😉
Le chiesette di San Vittore a Tonadico e San Martino a Pieve (nei pressi dell’Arcipretale), insieme al suggestivo Tabià della Gemma a Mezzano, aprono le loro porte al pubblico!
Visite guidate gratuite a cura di Merlo Coderlo e del Comune di Primiero San Martino di Castrozza: un’occasione imperdibile per immergersi nella storia, nell’arte e nelle tradizioni locali.
Non serve prenotare, basta venire e lasciarsi affascinare. I nostri ragazzi sono lì ad accoglierti: spiegano e introducono la visita a chi arriva, con disponibilità e passione.
Ritrovo davanti alla Chiesa di San Martino a Pieve, alla Chiesetta di San Vittore di Tonadico o il Tabià della Gemma di Mezzano, dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Camminata della Trasfigurazione:
Mercoledì 6 agosto 2025 Santuario di San Silvestro il ritrovo è al Passo Gobbera alle ore 9.00 Cammineremo in preghiera verso il Santuario. santa Messa a San Silvestro alle ore 10.00
“Il pellegrinaggio è un segno peculiare,
perché è icona del cammino
che ogni persona compie nella sua esistenza.
La vita è un pellegrinaggio
e l’essere umano e’ viator,
un pellegrino che percorre una strada
fino alla meta desiderata”.
(Misericordiae Vultus, 14)
Chiesetta di San Silvestro 1 maggio 2019 foto Luciana Bettega
Il brano evangelico della trasfigurazione risuona in due occasioni nell’itinerario liturgico annuale: nella seconda Domenica di Quaresima e nella festa del 6 Agosto. Il tempo e il contesto tuttavia provocano a cogliere due messaggi diversi, se pure complementari: in Quaresima l’annuncio della Trasfigurazione intende ridestare la consapevolezza che “solo attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione”, nella Festa del 6 Agosto a questa motivazione se ne aggiunge un’altra: (Cristo) “nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile… per anticipare nella Trasfigurazione la meravigliosa sorte della Chiesa suo mistico corpo”. E’ ciò che la spiritualità cristiana dell’oriente ha compreso da molti secoli, facendo della Trasfigurazione la vera icona di ogni traguardo cristiano. https://www.diocesitn.it/site/tag/camminata-della-trasfigurazione/Alberto Chiara alberto.chiara.90
Il 6 agosto la Chiesa cattolica e quella ortodossa celebrano la Trasfigurazione di Nostro Signore. Gesù scelse di prendere con sé alcuni discepoli per salire sul Monte Tabor a pregare. Sei giorni prima aveva detto ai suoi discepoli: «Vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell’uomo venire nel suo regno» (Mt 16, 28) ed ecco che Pietro, Giacomo e Giovanni furono scelti per assistere all’ineffabile: Cristo apparve nel suo Corpo glorioso. Infatti, mentre pregava, «il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante» (Lc 9, 29) e due uomini, anch’essi apparsi nella loro gloria, parlavano con Lui del compimento in Gerusalemme del suo sacrificio: erano Mosè ed Elia che rappresentavano la Legge e i Profeti. L’episodio è raccontato dai vangeli di Matteo 17,1-8; Marco 9,2-8 e Luca 9,28-36.
Giovanni Bellini, La Trasfigurazione.
QUALE PAPA HA DECISO DI ESTENDERLA ALLA CHIESA UNIVERSALE?
La liturgia romana leggeva il brano evangelico riferito all’episodio della Trasfigurazione il sabato delle Quattro Tempora di Quaresima, mettendo così in relazione questo mistero con quello della Passione. Lo stesso evangelista Matteo inizia il racconto con le parole: «Sei giorni dopo» (cioè dopo la solenne confessione di Pietro e il primo annuncio della passione), «Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E si trasfigurò davanti a loro: il suo volto risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce».
C’è in questo episodio una netta contrapposizione all’agonia dell’orto del Getsemani. La Trasfigurazione, che fa parte del mistero della salvezza, è ben degna di una celebrazione liturgica che la Chiesa, sia in Occidente come in Oriente, ha comunque celebrato in vario modo e in date differenti, finché papa Callisto III nel 1457 elevò di grado la festa, estendendola alla Chiesa universale. Alla diffusione capillare della festa contribuì Pietro il Venerabile e Cluny.
QUAL È L’INTERPRETAZIONE DI SANT’AGOSTINO?
Sant’Agostino spiega, nel Discorso 78, che i suoi vestiti sono la sua Chiesa. «Se i vestiti non fossero tenuti ben stretti da colui che l’indossa, cadrebbero. Che c’è di strano se mediante il vestito bianchissimo viene simboleggiata la Chiesa, dal momento che sentite dire dal profeta Isaia: Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, lì farò diventare bianchi come neve (Is 1, 18)?». Dunque anche se i peccati commessi dagli uomini di Chiesa fossero di colore rosso scarlatto, la sua Sposa avrebbe comunque un abito candido e rilucente grazie al Sole, Cristo. A tale visione Pietro esprime sentimenti soltanto umani, senza pensieri soprannaturali: «Maestro, è bello per noi stare qui. Facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia» e, a questo punto, l’evangelista Luca precisa: «Egli non sapeva quel che diceva»; Pietro, la pietra sulla quale Cristo avrebbe edificato la sua Chiesa, seppure di fronte alla bellezza della maestà del Salvatore, utilizza canoni di carattere terreno.
Spiega ancora sant’Agostino: «È bello per noi, o Signore – dice – stare qui. Era infastidito dalla folla, aveva trovato la solitudine sul monte; lì aveva Cristo come cibo dell’anima. Perché avrebbe dovuto scendere per tornare alle fatiche e ai dolori mentre lassù era pieno di sentimenti di santo amore verso Dio e che gl’ispiravano perciò una santa condotta? Voleva star bene».
Di fronte a Cristo glorioso Pietro aveva trovato la felicità e non avrebbe più voluto muoversi da quel luogo. La risposta giunse mentre egli ancora parlava: arrivò una nube e li avvolse e da essa uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo», la stessa voce che si era udita quando San Giovanni Battista aveva battezzato Gesù sulle rive del Giordano: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto» (Mc 1,9-11).
Beato Angelico, Trasfigurazione di Gesù
QUAL È IL MONTE DELLA TRASFIGURAZIONE?
Una tradizione attestata già nel IV secolo da Cirillo di Gerusalemme e da Girolamo, identifica il luogo dove sarebbe avvenuta la Trasfigurazione con il monte Tabor, in arabo Gebel et-Tur (“la montagna”). Un colle rotondeggiante e isolato, alto circa 600 metri sul livello delle valli circostanti. È su questo colle che i bizantini costruiranno, poi, tre chiese di cui parla l’Anonimo Piacentino che le visiterà nel 570. Un secolo dopo Arculfo vi troverà un gran numero di monaci, e il Commemoratorium de Casis Dei (secolo IX) menzionerà il vescovado del Tabor con diciotto monaci al servizio di quattro chiese. Successivamente ci saranno i Benedettini che costruiranno anche un’abbazia, circondando gli edifici di una cinta fortificata.
PERCHÉ SI CELEBRA IL 6 AGOSTO?
La festa della Trasfigurazione secondo alcuni storici della liturgia ricorda la dedicazione delle basiliche del monte Tabor. Era celebrata dalla Chiesa nestoriana già alla fine del V secolo ed è documentata nel VII secolo nella Siria occidentale. La fissazione della data della festa al 6 agosto dipende dal fatto che secondo una tradizione l’episodio della Trasfigurazione narrato dai Vangeli sarebbe avvenuto quaranta giorni prima della crocifissione di Gesù. In Oriente si celebrava già la festa dell’Esaltazione della Santa Croce il 14 settembre, quindi di conseguenza fu stabilita la data della Trasfigurazione. In Occidente le prime testimonianze della festa risalgono alla metà del IX secolo (Napoli, paesi germanici, Spagna). Successivamente nel X secolo in Francia e nei secoli XI e XII anche a Roma nella Basilica Vaticana.