Ci hanno lasciato

Sagra Patronale di Tonadico – San Sebastiano – 20 gennaio

Sabato 20 gennaio 2024
Sagra di San Sebastiano – San Bascian – Tonadico

Santa Messa ore 10.00 

Con la partecipazione della
Schützen Kompanie – Giuseppina Negrelli Primör

 

Schützen a San Sebastiano - Tonadico 2023
Schützen a San Sebastiano – Tonadico anno 2023

 

Schützen a San Sebastiano - Tonadico anno 2023
Schützen a San Sebastiano – Tonadico anno 2023

 

Scarica il Manifesto_SanBas-cian in formato pdf

Dal sito Santi e beati.

San Sebastiano Martire

20 gennaio – Memoria Facoltativa

Milano, 263 circa – Roma, 304 circa

 

I dati storici circa la figura di san Sebastiano sono limitati alla menzione nel più antico calendario della Chiesa di Roma, la «Depositio Martyrum», confluita nel «Cronografo» risalente al 354, e a una citazione nel «Commento al Salmo 118» di sant’Ambrogio vescovo di Milano. Una “Passio” scritta intorno al V secolo aggiunge che Sebastiano era un membro dei pretoriani, le guardie al diretto servizio dell’imperatore di Roma, ed era cristiano dalla nascita. Grazie al suo servizio, poteva portare conforto ai cristiani che erano destinati al supplizio. A sua volta fu denunciato come cristiano e condannato al supplizio delle frecce, per aver tradito la fiducia dell’imperatore Diocleziano. Ne uscì vivo ma non illeso: dopo le cure, si ripresentò a Diocleziano per rimproverarlo aspramente di quanto aveva commesso contro i cristiani. A quel punto, fu nuovamente condannato: frustato a morte, venne gettato, ormai cadavere, nella Cloaca Massima. Le sue spoglie furono però ritrovate e deposte nelle catacombe della via Appia. Le sue reliquie sono oggi venerate nella basilica di San Sebastiano fuori le Mura a Roma, tranne quella del cranio, custodita nella basilica dei Santi Quattro Coronati a Roma.

Patronato: Atleti, Arcieri, Vigili urbani, Tappezzieri

Etimologia: Sebastiano = venerabile, dal greco

Emblema: Freccia, Palma

Martirologio Romano: San Sebastiano, martire, che, originario di Milano, venne a Roma, come riferisce sant’Ambrogio, al tempo in cui infuriavano violente persecuzioni e vi subì la passione; a Roma, pertanto, dove era giunto come ospite straniero, ebbe il domicilio della perpetua immortalità; la sua deposizione avvenne sempre a Roma ad Catacumbas in questo stesso giorno.

Sagra di Sant’Antonio Abate gennaio – Transacqua

Sagra di Sant’Antonio – Gennaio 2022

DOMENICA 16 GENNAIO 2024 FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE
ore 11.00 Santa Messa a Transacqua
con la benedizione del sale e dei mezzi agricoli
Rimane la celebrazione delle 18.00

 

Sant'Antonio Abate Gennaio 2022

 

Risultati immagini per sant'antonio abateSant’Antonio nacque in Egitto intorno al 250 d.C., abbandonò ogni cosa per amore del Signor e presto si diffuse subito la sua santità.
In particolare, dopo la sua morte, affluivano folle di malati, soprattutto di un morbo particolare che procurava un enorme bruciore.
Per ospitare tutti gli ammalati che giungevano, si costruì un ospedale e una Confraternita di religiosi.
Il Papa accordò loro il privilegio di allevare maiali per uso proprio, a spese della comunità, per cui i porcellini potevano
circolare liberamente fra cortili, strade e nessuno li toccava se portavano una campanella di riconoscimento. Il loro grasso veniva usato per curare l’ergotismo, che venne chiamato “il male di s. Antonio” e poi “fuoco di s. Antonio” (herpes zoster). Per questo, nella religiosità popolare, il maiale cominciò ad essere associato al grande eremita egiziano, poi fu considerato il santo patrono dei maiali e per estensione di tutti gli animali domestici e della stalla.

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Benedizione dei bambini

Sabato 6 gennaio 2024
Epifania del Signore ore 14.30 in ARCIPRETALE a PIEVE
BENEDIZIONE dei BAMBINI e RAGAZZI

 

Più di duemila anni fa, apparve nel firmamento del cielo una stella nuova.
Si racconta di un bambino che riceve la visita di Re stranieri, giunti al seguito di una stella particolarmente luminosa.
Essa celava un Mistero e nello stesso tempo lo rivelava.
Voleva essere seguita, ed essi si fidarono.
Tra tanti sfiduciati, scettici o distratti, furono i soli ad alzarsi e mettersi in cammino.

Domenica 6 gennaio Epifania del Signore

«Il Signore annuncia la pace per il suo popolo, per i suoi fedeli»
(cfr. Sal 85,9)

 

 

Concerto di fine anno della Scuola Musicale di Primiero

La scuola Musicale di Primiero e il Monastero delle Clarisse Cappuccine presentano:

LAUDI PER LA NATIVITA’ E CANTI
DELLA TRADIZIONE NATALIZIA

 

L E T TU R E   SPIR I TUA L I   E   C A N T I

CON   L ‘ E NSEMBLE   V OCALE   FEMMINILE   DELLA        SMP

d1retto  da  M0  Paola   Crema
pianoforte M0  Matteo   Andri

.

G I O V E D I   2 8   D I C E M B R E                 2 0 2 3

o r e  2 0:30

M O N A S T E R O    D E L L E    C L A R I S S E    C A P P U C C I N E

T O N A D I C O

Ingresso libero

Orari Sante Messe Natale, Capodanno, Epifania

Orari delle Sante Messe Natale 2023 – Epifania 2024

Clicca sull’unità pastorale di tuo interesse:
VanoiSottopieve, Imèr e Mezzano. – SoprapieveMonastero Clarisse Cappuccine

 

 

      Novena di Natale dal 16 al 23 dicembre, alle ore 20 Presso l’Arcipretale di Pieve – Fiera

 

Novena di Natale Presso l'Arcipretale di Pieve - Fiera

 

Orari delle Sante Messe delle Parrocchie del Vanoi

Orari delle Sante Messe delle Parrocchie del Sottopieve, Imèr e Mezzano.

 

CONFESSIONI IN PREPARAZIONE AL NATALE

SANTE MESSE DI NATALE 2023/2024 – MESSE DEL GIORNO
SABATO 23 DICEMBRE 2023
ore 18.00 prefestiva a Imer

DOMENICA 24 DICEMBRE 2023
Zortea 10.30.
messe nella notte di natale: Ronco Chiesa 20.00 – Mezzano 22.00

LUNEDI’ 25 DICEMBRE 2023;
Caoria 9.00 – Prade 9.00 – Canal San Bovo 10.30 – Mezzano 10.30
(a Natale non ci sono Sante Messe a Imer solo la prefestiva del 23 dicembre)

MARTEDI 26 DICEMBRE 2023:
Messa a Passo Gobbera ore 10.30.

SABATO 30 DICEMBRE 2023:
San Silvestro ore 10.00 – Mezzano ore 18.00.

DOMENICA 31 DICEMBRE 2023:
Caoria 9.00- Prade 10.30 – Canal San Bovo 10.30 – Mezzano 9.00 – Imer 18.00.

LUNEDI’ 1 GENNAIO 2024:
Mezzano 9.00 – Imer 18.00 – Ronco Chiesa  9.00 – Zortea 10.30 – Canal San Bovo 10.30.

SABATO 6 GENNAIO 2024
Mezzano 9.00 – Imer 18.00 – Ronco Chiesa 10.30.

(a Natale non ci sono Sante Messe a Imer solo la prefestiva del 23 dicembre)

Presepio di Mezzano
Presepio di Mezzano

 

Orari delle Sante Messe del  Monastero delle Clarisse Cappuccine

Orari delle Sante Messe delle Parrocchie di Soprapieve


Scaria tutti gli orari delle Sante Messe di Soprapieve in formato PDF al link sottostante.
Orario Natale 2023_2024

 

Clicca per scaricare l’intero pdf con tutti gli orari del Soprapieve.

Novena di Natale

Presepio di sassi a Ronco Pieroi. Foto Mario Demarchi

Dal 16 al 23 dicembre ore 20.00

 Chiesa Arcipretale di Pieve – Fiera

 

Fonte Famiglia Cristiana

NOVENA DI NATALE, COS’È, QUANDO NASCE E COSA SIGNIFICA
Non è una preghiera ufficiale della Chiesa ma rientra tra le pie pratiche popolari. Si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, dal 16 al 24 dicembre. Comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla nascita di Gesù. Fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell’Immacolata.

La Novena di Natale si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale cioè a partire dal 16 dicembre fino al 24. Comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla festa della nascità di Gesù.

Fino al Concilio Vaticano II si celebrava in latino, dopo il Concilio ne sono state approntate traduzioni nelle varie lingue.

In generale, le novene sono celebrazioni popolari che nell’arco dei secoli hanno affiancato le “liturgie ufficiali”. Esse sono annoverate nel grande elenco dei “pii esercizi”. «I pii esercizi», afferma J. Castellano, «si sono sviluppati nella pietà occidentale del Medioevo e dell’epoca moderna per coltivare il senso della fede e della devozione verso il Signore, la Vergine, i santi, in un momento in cui il popolo rimaneva lontano dalle sorgenti della Bibbia e della liturgia o in cui, comunque, queste sorgenti rimanevano chiuse e non nutrivano la vita del popolo cristiano».

LE ORIGINI STORICHE
La Novena del Santo Natale fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell’Immacolata che si trovava a fianco del Convitto Ecclesiastico che i missionari gestivano per la formazione del clero.
Fra i missionari maggiormente stimati del Convitto vi era il padre Carlo Antonio Vacchetta (1665-1747), che era “maestro di sacre cerimonie e prefetto della chiesa e del canto”. Amico e frequentatore della casa dei missionari era il beato Sebastiano Valfré.
Entrambi avevano una particolare pietà verso l’umanità di Gesù e ne propagavano la devozione invitando i fedeli a contemplare e ad adorare il mistero dell’Incarnazione e della Natività di Cristo. È in questo ambiente particolarmente attento a vivere liturgicamente il Mistero di Gesù, Verbo Incarnato, che fu scritta e per la prima volta eseguita in canto la Novena di Natale.
La tradizione attribuisce a padre Vacchetta la redazione dei testi e della musica.
Grazie alle missioni popolari portate avanti dai vincenziani, la Novena fu diffusa in Piemonte, e da qui in tutta Italia. La diffusione fu facilitata dal fascino del suo canto e dalla semplicità della melodia.
A favorirne la devozione e la diffusione fu Gabriella Marolles delle Lanze, marchesa di Caluso. Questa, che aveva vissuto una giovinezza spensierata, e si era sposata prima con Carlo Agostino di Sale delle Lanze, e poi con il marchese di Saluzzo, rimasta vedova, e venuta ad abitare nei pressi della casa dei vincenziani di Torino, scelse come direttore spirituale il superiore, padre Domenico Amosso. E frequentando la chiesa dell’Immacolata restò particolarmente commossa dalle funzioni di preparazione al Natale, per cui stabilì nelle sue disposizione testamentarie che si facesse “ogni anno et in perpetuo la suddetta Novena”.

SIGNIFICATO DELLA NOVENA

Le profezie della nascita di Gesù furono tratte da brani dell’Antico Testamento e particolarmente dal profeta Isaia.
In esse è espresso non solo il profondo desiderio messianico dell’Antico Testamento con il desiderio che Dio si faccia presente sulla terra, ma in maniera espressiva viene cantata la supplica per la venuta di Gesù, l’eterno Presente nella storia degli uomini.
Varie sono le metafore che alimentano la gioia dell’attesa nella Novena: Gesù verrà come luce, come pace, come rugiada, come dolcezza, come novità, come Re potente, come dominatore universale, come bambino, come Signore giusto. La Novena vuole suscitare un atteggiamento nel credente: fermarsi ad adorarLo.

LA FORMA TRADIZIONALE
La novena di Natale, pur non essendo “preghiera ufficiale” della Chiesa, costituisce un momento molto significativo nella vita delle nostre comunità cristiane. Proprio perché non è una preghiera ufficiale essa può essere realizzata secondo diverse usanze, ma un indiscusso “primato” spetta alla novena tradizionale, nella notissima melodia gregoriana nata sul testo latino ma diffusa anche nella versione italiana curata dai monaci benedettini di Subiaco.

Testo integrale tratto dal sito Famiglia Cristiana.


 Presepio davanti alla Chiesa Siror 

Messa dell’Aurora in tempo d’Avvento

Ogni MERCOLEDI’ di DICEMPRE 6 – 13 – 20 anno 2023,  in tempo di Avvento,
alle ore 6.00 del mattino
Nella chiesetta della Madonna dell’Aiuto
in centro a Fiera, 

celebriamo la Messa Rorate (o messa dell’Aurora)

Scopri come è nata questa tradizione.

 

L’aspetto peculiare di questa celebrazione dell’Eucaristia è che si svolge tradizionalmente al buio, con la luce solo delle candele, e in genere proprio prima dell’alba. Il simbolismo di questa Messa è consistente, ed è un’espressione suprema del periodo d’Avvento.

In primo luogo, visto che la Messa in genere viene celebrata proprio prima dell’alba, i raggi del sole invernale illuminano lentamente la chiesa. Se il tempismo è giusto, alla fine della Messa tutta la chiesa è piena della luce solare. Questo richiama il tema generale dell’Avvento, un momento di attesa dell’arrivo del Figlio di Dio, la Luce del Mondo. Nella Chiesa delle origini Gesù era spesso rappresentato come il Sol Invictus (Sole invitto) e il 25 dicembre era noto nel mondo pagano come il Dies Natalis Solis Invicti (Giorno della nascita del Sole invitto). Sant’Agostino fa riferimento a questo simbolismo in uno dei suoi sermoni: “Celebriamo questo giorno come un festa non per questo sole (…), ma per colui che ha creato il sole”.

Collegato a questo simbolismo è il fatto che questa Messa viene celebrata in onore della Beata Vergine Maria, a cui spesso ci si riferisce con il titolo di “Stella del Mattino”. Parlando da un punto di vista astronomico, la “stella del mattino” è il pianeta Venere, che si vede al meglio nel cielo proprio prima dell’alba o dopo il tramonto. In quel momento è la “stella” più brillante nel cielo, e annuncia o fa spazio al sole. La Beata Vergine Maria è la “Stella del Mattino”, che ci indica sempre suo Figlio, e quindi la Messa “Rorate” ci ricorda il ruolo di Maria nella storia della salvezza.

 

In secondo luogo, richiama la verità per cui l’oscurità della notte non dura, ma è sempre superata dalla luce del giorno. È una semplice verità che spesso dimentichiamo, soprattutto quando affrontiamo dure prove e tutto il mondo sembra che voglia distruggerci. Dio ci rassicura del fatto che questa vita è solo temporanea e che siamo “stranieri e ospiti” in una terra estranea, destinati al Paradiso.

Infine, uno splendido simbolismo si rinviene nel costume per cui tutti i presenti tengono in mano delle candele durante la Messa. È sicuramente un modo pratico per illuminare la chiesa, ma simboleggia anche la realtà per cui l’oscurità viene spazzata via dall’unificazione di molte luci individuali. Quando tutti insieme permettiamo che le nostre luci brillino davanti agli uomini, non nascondendole sotto il moggio, riusciamo davvero a illuminare il mondo e a distruggere facilmente l’oscurità davanti a noi.

La Messa “Rorate” è dunque una splendida tradizione della Chiesa che ci aiuta a entrare nel periodo dell’Avvento. Al di sopra di tutto, ci aiuta a ricordare e a riflettere su una verità centrale della nostra fede: l’oscurità è un’ombra, e si dissolve più rapidamente quando vede una moltitudine di luci.

 

Fonte: Messa Rorate

Chiesa di Imèr. Lavori di restauro. Don Augusto e il sindaco Antonio Loss ci invitano a partecipare all’assemblea.

ALLA POPOLAZIONE DI IMER
Carissimi,
sono tante le caratteristiche che contraddistinguono la vita dei nostri paesi. Come ci sono aspetti che, pur nella specificità di ciascuno, rimangono dei punti di riferimento condivisi.

Anche i luoghi di un paese dicono la sua identità! La chiesa è uno di questi: in essa si intrecciano storia, fede e arte. La nostra chiesa di Imèr, posta sotto la
protezione dei Santi Pietro e Paolo, apostoli di Gesù Cristo, è stata collocata dai nostri padri in una posizione peculiare. Dalla sua collocazione privilegiata guarda e protegge le nostre case, le famiglie, i armeròi…

Le sue mura hanno accolto, nel corso dei secoli, preghiere di lode e invocazioni di aiuto, il suo pavimento ha portato il peso di intere generazioni di fedeli. Ma anche una chiesa – casa di Dio tra le case degli uomini – ha bisogno di essere tenuta pulita e ordinata. In questi ultimi mesi, con dispiacere, abbiamo dovuto chiuderla, mentre dedicavamo gli sforzi maggiori al restauro e messa in sicurezza del campanile.

Uno sforzo che ha prodotto dei risultati di recupero artistico molto belli e ammirati da quanti entrano nella valle di Primiero.
Imèr, sempre più, sta assumendo il ruolo di “biglietto da visita” per quanti si immergono nelle bellezze naturali in cui viviamo. Questo è un punto di orgoglio per la vita di un paese.

Ora i lavori si sposteranno all’interno della chiesa con dei passaggi importanti e delicati che vogliamo condividere con tutta la popolazione.
Per questo convochiamo un’assemblea pubblica, aperta a tutti-

VENERDI’ 1 DICEMBRE ALLE 20.30 ALLE SIEGHE DI IMER

Sperando di incontravi numerosi, il nostro saluto più cordiale.

Il parroco – don Augusto Il sindaco – Antonio Loss